DI PIETRO, DA "PANORAMA"
FANGO SU DI ME: LI  DENUNCIO
   
   «Come al  solito, anche questa volta, a ridosso delle elezioni, sulla carta  stampata di Berlusconi tentano di infangare il mio nome e quello  dell'Italia dei Valori, imbastendo finti scoop che non hanno nè capo nè  coda». Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, annuncia  querela a proposito di un articolo che apparirà domani sul settimanale 'Panorama'.  L'ex pm ricorda che ha più volte ottenuto condanne per diffamazione e  che i giudici hanno recentemente condannato le società del gruppo  Berlusconi a 100 mila euro di danni. «Qualche settimana addietro -  continua Di Pietro - ci avevano già provato con la storiella delle foto  con Contrada e di fantomatici miei rapporti con la Cia e con la mafia  italiana. Oggi 'Panoramà ci riprova utilizzando altre mie foto del tutto  neutre che mi ritraggono con esponenti politici, di governo e con  imprenditori bulgari, all'epoca in cui io ero parlamentare europeo con  delega ai rapporti con i Paesi dell'Est. Il settimanale Panorama  utilizza queste foto per sostenere che io avrei avuto a che fare con la  mafia bulgara e con fantomatici servizi segreti stranieri». «I giornali  di Berlusconi - conclude il Presidente IdV - farebbero meglio a riferire  anche come vanno a finire queste loro accuse strampalate, e ciò con la  solita condanna per diffamazione che, regolarmente, i giudici comminano.  Come, per esempio, è avvenuto anche la settimana scorsa, allorchè le  società del gruppo di Berlusconi sono state condannate due volte a  pagarmi, complessivamente, 100 mila euro di danni, oltre alle spese  processuali, per le diffamazioni perpetrate in occasione delle  precedenti tornate elettorali. Così accadrà anche in questa occasione  giacchè, anche per quel che ha scritto oggi 'Panoramà, chiederò ancora  giustizia ai giudici».
«Panorama», nel numero in edicola da domani,  pubblicherà in esclusiva una fotografia scattata in Bulgaria «che ritrae  Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, a tavola con un  multimilionario in odor di mafia, un leader politico arrestato per  terrorismo e un assessore a capo di un clan che faceva affari con droga e  prostituzione». La foto, scrive il settimanale, venne scattata la sera  del 19 agosto 2002 al Grand Hotel International di Zlatni Piasazi,  località balneare sul Mar Nero, durante un concorso di bellezza. «Di  Pietro, all'epoca europarlamentare, si trovava in Bulgaria in vacanza.  Nell'immagine pubblicata da Panorama - si legge nell'anticipazione  diffusa dal settimanale - davanti al politico dell'Idv siede Ilia  Pavlov: un finanziere molto discusso che sette mesi dopo, il 7 marzo del  2003, viene ucciso da un sicario a Sofia con un colpo al cuore. Pavlov,  come riferito a Panorama da diverse fonti, in Bulgaria era considerato  il braccio economico della criminalità organizzata». «Ma anche gli altri  commensali - si legge ancora nell'anticipazione - sono personaggi molto  chiacchierati nel paese balcanico. A capotavola c'è Ahmed Dogan, leader  del Movimento per i diritti e le libertà (Dps), il partito dei turchi.  Nel 1986, mentre è a capo di un gruppo estremista, viene arrestato per  attività terroristiche. Dogan rimane in galera per sei mesi e 15 giorni.  Viene poi condannato a 10 anni. Ma nel 1989, dopo la caduta del  comunismo, ottiene l'amnistia. Il partito di Dogan, in Bulgaria, è stato  accusato di brogli elettorali». Alla sinistra di Di Pietro, invece -  conclude la nota del settimanale - la foto pubblicata in esclusiva da  «Panorama» ritrae Ivan Slavkov: all'epoca assistente di Dogan, poi  assessore del partito Dps a Varna. Il 17 ottobre del 2008 Slavkov viene  arrestato per sfruttamento della prostituzione, riciclaggio e traffico  di droga. Secondo i magistrati bulgari, è il capo di un'organizzazione  di 80 persone che ha cominciato a delinquere nel 1996: sei anni prima  dell'incontro con Di Pietro. Slavkov è tuttora in carcere».
 
 
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